venerdì, Ottobre 18, 2024

ANCORA UNA STRETTA AI DANNI DEI LAVORATORI SULLA GESTIONE OPERATIVA AZIENDALE NEL REGOLAMENTO SULL’ORARIO DI LAVORO SULLA PROGRAMMAZIONE DEI TURNI, DEI RIENTRI E NEL RECUPERO DELL’ECCEDENZE ORARIE…NON CONTENTI L’AZIENDA CON IL SOLITO CODAZZO SINDACALE INSERISCE UNA TASSA SULLO SMARRIMENTO DEL BADGE AZIENDALE!

Il 24 settembre 2024 si è tenuta l’assemblea plenaria della RSU con all’ordine dei lavori il “nuovo regolamento presenze-assenze” – ORARIO DI LAVORO – area contrattuale del comparto.
Senza alcun pudore CGIL CISL UIL prima che lo stesso venisse discusso nel parlamentino sindacale come al solito chini e subalterni all’azienda, avevano ratificato il documento che peggiora quello preesistente!
DOV’È LA TUTELA DEI LAVORATORI?
L’ORARIO DI LAVORO, non incide solo sui tempi di vita e di lavoro ma su tutta l’organizzazione del lavoro, che attualmente è fondata sui principi di flessibilità, carenze organiche/blocco delle assunzioni, aumento dei carichi e dei ritmi lavorativi, riduzione dei diritti, inasprimento degli obblighi e delle sanzioni in un regime di compressione dei salari.
Il documento che tra qualche giorno diverrà applicativo, CON LA FORTE CONTRARIETÀ DEI COBAS, sancisce nella solita ipocrita ritualità che il lavoratore non rimanga in servizio una volta ultimato il proprio orario di lavoro che come sappiamo per duemila variabili non è mai così, poiché, lavorando ai minimi essenziali e in un’ottica di risparmio sulle assunzioni si trova costretto per le prevedibili ed “inderogabili esigenze di servizio” a restare al lavoro oltre il proprio orario istituzionale.


INACCETTABILE PER NOI COBAS che il regolamento preveda nella programmazione e gestione dei turni mensili che il Responsabile (coordinatore o incarico funzionale o semplicemente capetto) possa modificare i turni programmati – entro il 20 del mese precedente – dando una semplice comunicazione verbale al dipendente e senza alcun accordo con l’interessato (un vero ABUSO!).
Ma tutto questo non basta! Il regolamento stabilisce una “franchigia di non riconoscimento della prestazione lavorativa espletata entro i 20 minuti oltre il proprio orario di lavoro”!
Altro regalo all’azienda in applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro BIDONE riguarda l’utilizzo da parte del Dirigente del lavoro straordinario il quale viene portato a 180/250 ore annue (pari a 3/4gg lavorativi in più al mese), questo in barba ad una vera lotta per le assunzioni e per porre fine alle croniche carenze di personale.
SULLA FORMAZIONE, che il lavoratore è obbligato a svolgere fuori orario di servizio, questa non viene citata nel regolamento, di modo che l’azienda la continua a far passare come ECCEDENZA ORARIA che al pari dei tempi di vestizione non è retribuita ma soggetta a recupero orario con il limite imposto dei 4gg. MA I FURBINI DEL REGOLAMENTO “SPREMI LAVORATORI” nel consentire il recupero dell’eccedenza oraria con assenza dal lavoro decurtano all’operatore l’indennità giornaliera provocando una ricaduta retributiva sul conguaglio della produttività individuale e collettiva, la quale viene erogata in base all’effettiva presenza in servizio del dipendente durante l’anno.
ECCOCI ALLA TASSA: il regolamento prevede che in caso di secondo smarrimento nell’anno del badge marcatempo sarà addebitata la somma di 30 euro sulla busta paga del dipendente!

I LAVORATORI SI TUTELANO, NON SI SVENDONO!

Fi,30/09/24

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