Nonostante che CGIL CISL UIL abbiano garantito alla Direzione Generale della USL Toscana Centro di tenere “buoni e silenti” i lavoratori in cambio dei soliti favori con i quali ottenere consensi e tessere a go-go, attraverso politiche subalterne e consociative i problemi che vorrebbero tenere a bada, travolgono le trame degli astuti dirigenti sindacali che paradossalmente tengono bloccata la contrattazione nonostante che manchi il personale, aumenti la precarietà e la flessibilità organizzativa, peggiorano le condizioni di lavoro, non tiene il salario – nonostante l’ultimo rinnovo contrattuale, vengono meno le indennità accessorie, aumenta lo stress lavoro correlato e rischio clinico ed a fronte di una serie allucinante di direttive autoritarie emanate quotidianamente dalla Dirigenza e dallo stuolo di capi e capetti e di violazione di accordi sindacali pregressi sottoscritti in sede di contrattazione integrativa: VEDI MOBILITÀ, FORMAZIONE PROFESSIONALE, SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO, CONTRASTO AL FENOMENO DELLE AGGRESSIONI IN TUTTI I SERVIZI E CONTESTI LAVORATIVI.
In sintesi l’azienda fa quello che vuole mentre i sindacati di regime tengono un profilo bassissimo nelle sedi di confronto previste dal contratto e quello che è più grave non esercitano tutele, né avviano vertenze per esigere il rispetto dei diritti e degli accordi sottoscritti.
NON FATEVI INGANNARE dai sindacalisti di professione: il blocco della contrattazione e delle vertenzialità richieste dai lavoratori ( vedi: mobilità, formazione obbligatoria, Sale Operatorie, DEA e 118, Medicine, Ostetricie e Ginecologia, cup/anagrafe / call center, acot, servizi domiciliari e territoriali ecc) è scientemente voluto al fine di garantire la pace sociale con l’azienda e immobilizzare la RSU dove ci sono i rappresentanti eletti dai lavoratori e sindacati come il COBAS che pretendono che il sindacato stia da una sola parte QUELLA DEI LAVORATORI!
Inaccettabile è che si utilizzi ancora il COVID per tenere bloccate le graduatorie di MOBILITÀ AZIENDALE dove da anni gli aventi diritto sono costretti a sopportare una umiliante e ingiustificata attesa: come COBAS chiediamo lo scorrimento delle graduatorie e come da intese sottoscritte una volta esaurite le medesime l’emanazione di un nuovo bando!
Inaccettabili sono le muove direttive per la FORMAZIONE OBBLIGATORIA dei lavoratori, attraverso le quali la Dirigenza sta imponendo orari rigidi fuori dell’orario di lavoro per la partecipazione agli stessi, ignorando i tempi di conciliazione vita lavoro, imponendo tempi di collegamento e di esecuzione dei cosiddetti corsi in modalità asincrona, rigidi e socialmente insostenibili: come COBAS chiediamo la sospensione di queste direttive, degli orari rigidi imposti dalla procedura e l’apertura immediata di un confronto aziendale dove vengano rispettati i diritti, i tempi di vita lavoro e la dignità degli operatori che non sono “ciucci da soma”.
Inaccettabile è il comportamento datoriale laddove continua ad ignorare i rischi sul lavoro e il FENOMENO DELLE AGGRESSIONI FISICHE
E VERBALI subite dai lavoratori: come COBAS chiediamo l’immediato contrasto al fenomeno con atti concreti e risolutori che garantiscano ai lavoratori ovunque prestino servizio, le condizioni di sicurezza. Tenendo conto della complessità del problema che non può esaurirsi con le sole metodiche di deescalation nella comunicazione come vorrebbe il Ministero, ma con l’aumento del personale, il lavoro in equipe e con servizi che rispondano ai bisogni dell’utenza. Utenza che subisce tagli, esternalizzazioni riduzioni e centralizzazione di prestazioni e servizi alle quali il “furbetto del datore di lavoro” lascia l’operatore a rispondere da solo alle sue politiche sanitarie antisociali.
Firenze 23 marzo 2023
Cobas Lavoro Pubblico USL Toscana Centro