giovedì, Maggio 9, 2024

EDUCATORI SCOLASTICI, L’ESTATE NON SI MANGIA

Nel giorno della Festa padronale, gli educatori presidiano il Comune che mai ha risposto alle nostre denunce

La chiusura delle scuole per gli Educatori non è un momento di ferie e riposo, ma di preoccupazione. I lavoratori infatti vengono pagati solo da settembre a giugno, poco importa che le persone vivano anche a luglio e ad agosto.

Gli Educatori operano al fianco di bambini e ragazzi con fragilità, permettendogli di uscire dell’isolamento per entrare in relazione con classe e con il resto della società, eppure la loro professionalità e umanità vale poco meno di nove euro l’ora e, a peggiorare la situazione, c’è il mancato pagamento in caso di chiusura della scuola e durante il periodo estivo.

Si lavora per il Pubblico, in strutture pubbliche senza mai essere dipendenti pubblici, con appalti ogni volta al ribasso, sotto cooperative con cui è difficile ogni forma di dialogo.

Nonostante il ruolo fondante e insostituibile degli Educatori, il Comune rifiuta, senza neanche degnarci di una risposta, qualsiasi incontro che inizi la strada della stabilizzazione, per arrivare, come è giusto, ad essere assunti direttamente nel Pubblico, Comune o Regione che sia.

Per questo abbiamo scelto la festività di Santa Rosa per gridare al Comune e a tutta la città la nostra rabbia per le condizioni degradanti in cui siamo costretti.

Senza un incontro e la volontà di aprire un percorso non fermeremo la lotta

Aurelio Neri
responsabile COBAS Sanità Viterbo

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